LA MONTAGNA HA IL SUO FASCINO ma attenzione ai pericoli...


di Luciana Rassati

Chi non andrebbe a rilassarsi sotto i pini di questo meraviglioso paesaggio ai piedi di una montagna? Dopo tanto lavoro e la mente sempre piena di pensieri, trascorrere una giornata in un luogo magico e salutare, non può che corroborare il fisico, la mente e lo spirito. Che meraviglia!!!

Ma se si decide di esplorare la montagna più da vicino, non bisogna dimenticare i tanti pericoli che nasconde, non sono assolutamente da sottovalutare.
La montagna, specialmente l'alta montagna, per la sua particolare conformazione e per la varietà dei suoi fenomeni, può riservare cattive sorprese.

I pericoli della montagna si distinguono in due categorie: pericoli cosiddetti oggettivi e pericoli soggettivi.
Gli oggettivi sono i pericoli naturali della montagna e delle condizioni legate al tempo, alla meteorologia.
I pericoli soggettivi sono la causa principale degli incidenti e dipendono dall' individuo e dalle sue stesse azioni.
Crepacci, frane, valanghe, bufere, quote elevate, congelamenti, perdita di orientamento, sono solamente alcuni pericoli che potrebbe incontrare l' alpinista ma, sono anche i pericoli che ogni alpinista dovrebbe conoscere preventivamente per evitarli e, nella peggiore delle ipotesi, per affrontarli.
Tuttavia c'è da dire che la distinzione tra oggettivo e soggettivo è talmente sottile, legata da un filo incrociato.
Gli alpinisti esperti sanno che in montagna l' imprevisto è sempre da tenere presente e capita più frequentemente che nella vita quotidiana, in montagna la distrazione è la più grave imprudenza che si possa commettere.
Il pericolo può presentarsi anche a quote più basse. Facendo una passeggiata nel bosco i pericoli più frequenti che si possono incontrare sono i serpenti, i funghi, alcuni tipi di fiori, le bacche, le piante ed alcune varietà di insetti come le zecche.


In Italia l' unico serpente velenoso che si può incontrare nei boschi è la vipera. Si può allontanare questo rischio battendo il terreno con un bastone e facendo molto rumore camminando e stando molto attenti quando si sceglie il posto in cui sedersi a riposare, dato che la vipera tende ad acciambellarsi tra i sassi privi di vegetazione per potersi scaldare.
Un' ottima precauzione è calzare scarponcini o stivaletti alti sopra il malleolo.


La raccolta dei funghi va effettuata sicuramente da persone molto esperte. In ogni caso, dopo averli raccolti, vanno sottoposti al controllo negli appositi Centri comunali prima di essere consumati.

 Nel bosco bisogna tenere d' occhio i bambini, non tutti i frutti sono commestibili. Le forme e i colori vivaci dei fiori e dei frutti selvatici attirano la loro attenzione, per natura curiosi, quindi più esposti ai pericoli in quanto tendono a toccare e a portare tutto alla bocca.
La puntura delle zecche è veicolo di malattie. Le zone a maggior rischio sono gli ambienti boschivi ricchi di cespugli umidi e ombreggiati, il sottobosco, i letti di foglie secche, i prati incolti e i sentieri poco battuti dove è maggiore la presenza di fauna selvatica.











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