Fin dai tempi antichi l'uomo ha fatto uso di erbe, piante, fiori e bacche per il benessere, la salute, la bellezza del corpo e per aromatizzare la cucina.
La raccolta di erbe e frutti selvatici è stata per molto tempo una necessità della povera gente che, non sapendo ne' leggere ne'scrivere ed essendo miseri, nel vero senso della parola, impararono a riconoscere le piante e i frutti selvatici. Furono loro a trasmettere alle classi agiate tutti i segreti in questo campo. La conoscenza popolare ha insegnato l'uso degli aromi, come si possono combinare i sapori tra loro e l' importanza di curarsi con le erbe.
Rosa canina (bacche): E' diffusa nelle boscaglie di pianura, nei prati e lungo il greto dei fiumi.
Alchechengi (bacche): il frutto fresco ha un largo impiego per l'uso alimentare di marmellate e in pasticceria ricoperto di cioccolato. Le bacche essiccate si utilizzano nella fitoterapia.
Malva: Cresce spontanea nei luoghi erbosi e nelle zone submontane. Viene molto utilizzata per infusi e decotti contro le infiammazioni della bocca e della gola, per calmare il mal di denti, per le infiammazioni renali e contro la gotta e l'artrite.
Melissa officinalis: Pianta molto popolare fin dai tempi dell' antica Grecia. Usata nelle antiche farmacie e considerata adatta per rinforzare il cuore, il cervello e per alleviate i dolori fisici e morali. Ha inoltre proprietà antispasmodiche, sedative, digestive e aromatizzanti. Le foglie e i fiori sono impiegati per la preparazione dell'acqua di melissa che serve a calmare l'ansia.
La melissa si usa per profumare l'alito, per combattere l'emicrania e per aiutare la digestione difficile. Una manciata di foglie e fiori adagiati in una garza e leggermente pestati, sono molto efficaci per curare le ferite, mentre un bel bagno caldo con il liquido filtrato delle sommità fiorite e delle foglie fresche di melissa, profumano l'acqua ed hanno un potere fortemente calmante.
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