L' ISOLA DI SANT' ANDREA nel Salento

di Luciana Rassati


A Gallipoli, nella Puglia meridionale del litorale ionico, esiste un' isoletta disabitata




Visibile dalla città vecchia di Gallipoli, non molto distante dalla terra ferma, l' isola di Sant' Andrea è la più grande tra le isole della costa salentina insieme all' isola dei Conigli.




Sull' isola in passato era presente una fonte di acqua dolce che veniva usata dagli abitanti di Gallipoli per abbeverare il bestiame, trasportato sull' isola tramite imbarcazioni.


Oggi completamente disabitata, l'isola rappresenta un patrimonio naturalistico di grande rilievo.
Infatti, oltre ad essere l'unico luogo di nidificazione del gabbiano corso, un uccello marino che vive sull' isola in piccole colonie, è anche tappa dei percorsi migratori per diverse altre specie di uccelli.



Inoltre è un luogo botanico di rilevante importanza e di elevato valore scientifico in quanto ospita specie endemiche di piante, come lo statice iapigico salentino.
Per l' habitat naturale d' importanza comunitaria, l' isola è area naturale protetta, riconosciuta dalla CEE.
Nella parte meridionale dell' isola si erge il grande faro, alto circa quarantasei metri che ha ripreso la sua piena attività dopo un periodo di fermo, grazie ad una lampada da mille watt alimentata ad energia pulita e a pannelli solari. Oggi raggiunge una visibilità di venti miglia marine.


L' isola di Sant' Andrea è qualificata di particolare interesse storico-artistico dal Ministero per i beni e le attività culturali, di notevole importanza archeologica la presenza di insediamenti risalenti all' Età del Bronzo.
A seguito della legge finanziaria del '97, l' isola è stata inserita in un elenco di beni da vendere a privati ma, nel dicembre del duemila, è stata ottenuta dal tribunale di Lecce, la sospensione della vendita dell' isola di Sant' Andrea.









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